Pagina:Neera - Duello d'anime, Milano, Treves, 1911.djvu/88

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intrattenersi liberamente dell’amico, soggiunse, per il bisogno ingenuo di parlarne:

— Non ha udito questa notte il baccano che abbiamo fatto sul ponte?

Minna chinò il capo assentendo.

— L’abbiamo disturbata forse? Ma, eravamo tutti così lieti della vittoria. Sa, nevvero, il premio ottenuto?

Il volto di Minna apparve così trasfigurato nell’estasi; era così evidente la sua commozione che Stello, senza indagarne il perché, sentì di trovarsi dinanzi a un’anima degna di partecipare al suo entusiasmo.

— Sì, sì, tutti quelli che lo conoscono devono essere lieti oggi. Ha visto i giornali?

— No, — disse Minna mortificata.

— Ne ho qui due, glieli lascio. Senza dubbio li avrà visti anche lui, ma li tenga per quando rientrerà.

— Non so quando.

— Non importa. L’ho cercato dappertutto, ma non importa, non importa. Deve pur tornare a casa un momento o l’altro. Gli dica che venni per vederlo; no, non gli dica nulla, ritornerò. Buon giorno.