Pagina:Neera - Duello d'anime, Milano, Treves, 1911.djvu/94

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Dieci ore suonano all’orologio della Passione.

Minna per fare qualche cosa si scioglie i capelli, li lascia scorrere sulle spalle, li scuote, e sente il sollievo momentaneo di un laccio infranto. Sospira, guarda le finestre in giro, tenta di riconoscere, ma invano, le persone che attraversano il ponte.

In alto, poche stelle appaiono sul cielo velato. Impossibile discernere l’Orsa. Dalla grondaia del tetto i quattro draghi sporgono le teste enigmatiche nell’oscurità.

Passa una mandolinata...

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Undici ore.

Uno strillo di bimbo ferisce l’aria, aguzzo come una stilettata: Mamma! «Mamma!» Strilla ancora il bambino, grida ancora “mamma!” Minna ne è tutta sconvolta...

Perchè egli non torna?

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Dodici ore.

Un ubbriaco canta verso il Verziere, ulula un cane; nelle acque del canale sobbalza il tonfo di un corpo ignoto.