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68 il libro di mio figlio


diavolo ci aveva a che fare ben più che Domeneddio, ma questo doveva importargli poco.

Resistere all’adulazione volgare, veramente, non dovrebbe essere molto difficile. Ma vi sono certe adulazioni sottili che si infiltrano colla soavità di un lento profumo, che ci stringono quasi in un amplesso, che toccano giusto il nostro lato debole e vi versano sopra un balsamo a petto del quale l’olio, il miele, l’ambrosia, e tutte le dolcezze conosciute non sono più nulla.

Sentendo vantare i nostri meriti noi che, realmente, abbiamo il costante ideale di renderci meritevoli, ci persuadiamo subito di esserne in possesso. E un fumo come d’incenso, di turiboli agitati, di corone sospese sulla nostra fronte, di fiori sparsi sotto ai nostri piedi, ci trasporta, ci esalta, non tocchiamo più la terra.

Quando ti senti preso da una simile ebbrezza, sta in guardia. Pensa all’accattone e metti la mano sulla borsa.