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il libro di mio figlio 83


L’arte è la manifestazione dell’anima pensante.

L’amore e la carità estrinsecano i bisogni dell’anima sensibile.

Ma, arte, religione, amore non sono che parvenze, forme, come sarebbe a dire il sapore del cibo; essenzialmente nutrono allo stesso modo; ne sia prova che quasi mai un uomo eminentemente artista è anche eminentemente religioso; le due forze si escludono; il doppio sangue riunito formerebbe pletora.

Meglio stanno insieme la religione, l’amore e la carità, sovra le quali forme psichiche si riversa la donna, più difficilmente accessibile alla nutrizione del pensiero.

E tutte queste espressioni parziali della più nobile facoltà dell’uomo, l’anima, non hanno in certe anime di prim’ordine limiti definiti. Meglio che accentuarsi solitariamente, si fondono in una gamma ascendente di sensazioni squisite, di idealità inafferrabili al volgo: sentire, amare, adorare, bene-