Pagina:Neera - Il secolo galante, Milano, 1906.djvu/255

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la contessa di genlis 249

tanto divertita come all’osteria dei Porcherons insieme alle cuoche e ai palafrenieri. È iniziata ai misteri dell’armonia, suona e canta egregiamente, ma senza slancio dell’anima, per solo desiderio della lode. È onesta, o quasi, e non fa parlar molto di sè, ma riceve stando nel bagno un cardinale con relativo nipote. Legge una intera biblioteca e raccoglie delle massime morali per le giovinette atte a educare la mente ed il cuore, ma ci racconta in pari tempo i suoi lavacri al latte e alle foglie di rosa. È madre, suo figlio muore, e lei che dedica pagine intere delle Memorie a parlare della sua grazia, de’ suoi successi e dei suoi divertimenti, ha per questo argomento due righe, due righe per piangere un figlio! ma che piangere! le acque di Spa la guariscono perfettamente.

Dopo questo non c’è più da meravigliarsi di nulla. L’abbandono della propria casa dove due tenere bimbe sollecitavano quelle cure che ella preferì dedicare ai principi d’Orléans, la resistenza alle preghiere del marito e della vecchia parente, non