Pagina:Neera - L'amuleto.djvu/16

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l'amuleto 11


biato dai fumi della sera prima ed ero malinconico. Pensavo a mia madre; mi pareva di vederla nella sua poltrona di velluto verde, così bella ancora e così interessante nel suo pallore di donna delicata, volti il cuore e la mente all’unico figlio che adorava e che si trovava tanto lontano. Per la prima volta la morte mi si presentò sotto il suo terribile aspetto di divisione eterna. Potevo morire senz’aver riveduto mia madre, e lasciarla sola nel mondo, sola a piangermi! Tenevo il gomito appoggiato sul ginocchio e la fronte sulla mano, per cui non Lo vidi avvicinarsi, ma Egli mi raggiunse, e mi toccò sulla spalla — Egli, il vecchio.

“La stessa espressione di rimprovero triste e dolce stava sul suo volto. Mi alzai di botto, quasi obbligato a mettermi in una attitudine di rispetto davanti a quell’uomo singolare.

“— Fanciullo — Egli disse con