Pagina:Neera - Le idee di una donna, Milano, Libreria Editrice Nazionale, 1904.djvu/74

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Cito a caso le madri di Goethe, di Schopenhauer, di Tennyson, di Ruskin, tutte di gran valore intellettuale o morale. La madre di Alfredo de Vigny, moglie di soldato, sapendo il figlio pure destinato alle armi, potè nell’ambiente eccitatore delle guerre napoleoniche trasfondere in lui le proprie doti di sensibilità e di finezza per cui la Francia annovera Alfredo de Vigny tra i suoi uomini migliori. L’emulo suo, Lamartine, ebbe anch’egli una madre ideale, una madre che era ella stessa l’essenza della poesia e che invece di scrivere dei versi fece un poeta. Guardando in casa nostra vediamo Belli, uno dei poeti dialettali più simpatici, trarre la delicata e sensibile tempra non certo dal padre, gretto e brutale, ma irraggiarsi in lui l’anima gentile della madre morta giovane ed infelicissima. Enrico Tazzoli, il martire di Belfiore, ebbe dalla madre il cuore ardente e coraggioso come quasi tutti — mirabile accordo femminile — gli eroi del nostro risorgimento. E come non pen-