Pagina:Neera - Nel sogno.djvu/37

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l'asceta. 23

percuote l’uva matura, perché il bruco immondo sale sopra lo stelo della rosa e lo succhia. Tutto ciò che Voi permettete, o mio Dio, ha la sua ragione nella essenza stessa del vostro potere. Io vi saluto e vi ringrazio. Eccomi nelle vostre mani.„


Da quel giorno aveva abbandonato per sempre il consorzio degli uomini.

Lassù, sulla montagna, in una piccola baita, vicino alla natura, che era stata la sua amica in ogni tempo e quasi la madre sua, si ritrasse solo; e la sua vita, che semplice era stata sempre, si raffinò ancor più in un crescendo immateriale, in una contemplazione indefinita