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re la villa Consolati a Fontana santa, di recente eretta, ed adornata d’una cappella, e di delizioso giardino. Sì nel palazzetto, che nella cappella si vedono pitture di mano maestra. Di là continuando il cammino sullo stradone si giunge ad una croce di marmo rosso, non lungi dalla quale si domina la città tutta, e poscia da questa poco deviando si arriva alla casa degli esposti, e delle partorienti, e unita scuola d’ostetricia, lungo la quale per angusta via, e sempre sul vivo sasso si discende alla città osservando le varie cave, che forniscono di pietre Trento. Quest’è il colle, che Laste si appella, e del quale al principio si fece menzione. Al fine della stretta via, che si accennò si presenta pure avanti gli occhi la città pella terza volta coll’Adige, che le scorre da lato nella forma di un cuore. Disceso il colle delle Laste si entra in città per porta Aquileja. Su questo colle, ove poca terra rinviensi, cresce la vite, ed ai sì detti giardini a sinistra del torrente Saluga vedonsi belli orti, e giardini, che sono luoghi di delizia dei Trentini; e si dice di delizia, perchè ed eccezione di anni piovosi pel gran cal-