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DIFESA DELLA METAFISICA KANTIANA ETC. 5


Or bene la generale impressione che io ho avuto dalla attenta lettura e considerazione del lavoro è stata eccellente. Voi mostrate in esso una così seria maniera di concepire e trattar la cosa, e ad un tempo una così vigorosa forza di speculazione e di critica, che certamente non sono il comune e frequente modo di trattare si fatte cose. Il vigore speculativo predetto è congiunto ad una non meno notevole analisi e critica si della natura delle scienze singole ed empiriche e della teologia positiva, sì dell’oggetto di quelle e di questa. In fatto di analisi e critica mi sembra anche notevolissima l’analisi e la critica fatta del Kantismo dal punto di vista della gnoseologia, benchè a tal riguardo vi sia qualche punto, che potrebbe trovare una qualche obbiezione, e che a luogo suo farò. Non pochi altri punti secondarii mi sembrano pure egregiamente considerati ed apprezzati, ma non volendo nè potendo considerarli tutti minutamente, vengo al punto principale, che è quello che costituisce lo scopo, l’essenza e il titolo stesso del lavoro, cioè la filosofia e la metafisica. Il modo come voi pensate la filosofia è in genere il modo hegeliano; e mi piace, siccome lode da aggiungere all’anzidetto, di ulteriormente rilevare che il pensiero hegeliano da voi generalmente accolto è concepito, discusso e presentato in modo proprio, si che esso non sia una semplice riproduzione di quello, ma una propria elaborazione e un pensiero proprio.

Rispetto a questo punto principale però ho ricevuta la impressione che tra Filosofia e Metafisica voi non vediate una vera distinzione: Tale distinzione almeno non è da voi rilevata, ed anzi è piuttosto presentata la loro identità. Infatti, tre varii luoghi, da cui voi presentate la cosa così, sono specialmente notevoli quelli che ricorrono alle pagine 24 e 25. A pag. 24 voi, volendo «scoprire il terreno proprio della filosofia», designate il vostro intento come «scoperta della scienza in generale o senza più». Rilevate, ad ulteriore distinzione delle scienze particolari della filosofia, che una «una scienza particolare è scienza particolare, appunto perchè si muove nelle sue proprie e speciali verità, ma non ha per oggetto suo la verità in generale, e quindi non è nè può essere la stessa scienza in generale o senza più». Dal che emerge dunque ad evidenza che o per voi la filosofia è la scienza in generale o senza più.

Ebbene, in continuazione del luogo anzidetto voi aggiungete: «La scienza in generale (p. 25), la scienza senza più è la metafisica» altrove designate, o meglio definita la metafisica in altri modi, che sono congruenti all’anzidetto; e alla fine del lavoro volendo «raccogliere le file e determinare il risultato del vostro discorso» dite