Pagina:Novellette e racconti.djvu/34

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24 novella xv.

diverse qualità. Immagini ognuno se il novello ospite trionfava e s’egli mettea nel sacco del corpo ogni cosa, pensando che nulla gli costava; anzi dice qualche malizioso ch’egli cercò di trarsi la fame e la sete anche per quella sera e pel giorno avvenire. Ma comunque si andasse la cosa, venne l’ora della partenza, e molti erano i ringraziamenti, perchè non vagliono danari, quando il padrone della casa gli presentò la polizza dello speso. Presela prima il cattivello per uno scherzo e leggevala per ridere; ma dicendogli pure il padrone con viso fermo che dovea pagare, imbiancò nell’aspetto come uomo morto, e gli tremavano le mani come ad un paralitico; massime quando intese che per fargli quel trattamento eragli stato posto in pegno il mantello di scarlatto. Non morì e non rimase vivo; ma pur finalmente mettendo le mani alla borsa, come se l’avesse messe sopra un aspide, con le lagrime agli occhi noverò i quattrini. Presegli il padrone, e sorridendo veltosi a lui, glieli restituì, e baciandolo in fronte gli disse: In casa mia io non sono ostiere; eccovi il mantel vostro e i danari; ma ciò siavi per farvi avvedere che avendo voi di che vivere per voi e per altrui, siete beffato da ognuno, chè come un accattapane andate limosinando un pranzo. Lo spilorcio lo ringraziò, non so se dell’avviso del pranzo e de’ restituiti danari, ma credo di questi ultimi, perchè andò procacciandosi un nuovo pranzo pel vegnente giorno.


XV.


Nuovo modo di educazione.


Un modo assai nuovo di allevare figliuoli mi è avvenuto d’intendere per caso sabbato di sera, mentre che soletto scendeva pian piano il ponte di Rialto. Camminavami innanzi un uomo di età mezzana, riccamente vestito, con un figliuolino di bello aspetto e gentile portamento di vita, ma che soprattutto, a quello che ne udii, avea in corpo una