Pagina:Opere di Giovan-Batista Gelli.djvu/100

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50 la circe.

del mondo non sono altro che dolori vestiti e ricoperti d'un poco di diletto; dal quale ingannati gli uomini si mettono a cercargli, e ne la fine vi trovan dipoi più dolore che diletto. E io te ne vo' dir solamente d'uno che gli uomini mettono fra i piaceri, perché gli è comune a ciascuno stato: e questo è il giuoco: il quale non è altro certamente che lo stesso Dolore, e niente di manco è preso per Piacere da gli uomini.

Ulisse.
Tu vorrai forse dire il perdere, non il giuoco; perché, come si dice volgarmente, il giuocare non è male, ma male è il perdere.
Lepre.
Egli è male l'uno e l'altro, ancor che sia peggio il perdere; perché tutte quelle cose che perturbano la quiete de l'animo nostro seno in sé ree.