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292 GUERRE GOTTICHE


CAPO V.

Firenze assediata dai Gotti, e rimasa libera alla nuova della venuta de’ Romani. Questi, appiccatasi battaglia, colti da spavento per un falso romore, diedero le spalle al nemico.

I. Totila non molto dappoi spedì l’esercito contro Giustino e la città di Firenze eleggendone a duci Bleda, Roderico ed Uliare, primi a tutti tra’ Gotti. Costoro giunti a Firenze e cintala di trincee danno principio all’assedio. Il perchè Giustino conturbatissimo, non avendo fatto provvigione di vittuaglia, manda a Ravenna chiedendo ai capi del romano esercito pronto soccorso, ed il messo col favor della notte per cammino ascoso ai nemici entrato in quella città esposevi come stessero le cose, a tal che senz’indugio un forte aiuto di Romani sotto gli ordini di Bessa, di Cipriano e di Giovanni, figlio d’una sorella di Vitaliano, mosse a proteggerne le mura. I Gotti non appena ebberne avviso dagli esploratori, sciolto l’assedio, retrocederono sino a Mucella, nome posto ad un luogo distante dalle porte il viaggio d’un giorno. Le romane truppe arrivate presso di Giustino, ed unitesi a quelle ivi esistenti, di piccola mano in fuora lasciata a custodire la città, si diressero tutte contro al nemico, e per via sembrò loro ottimo divisamento quello di scegliere dall’intiero novero dei duci uno chiarissimo, il quale scorto dalle sue genti precedendo l’esercito con subito impeto assalisse gli avversarj, intanto che il resto a