Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo III.djvu/39

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LIBRO PRIMO 31

in sì gran numero soprattutto, a morte: del che sendo tu benissimo informato canserai di contaminare tua vita con ogni maniera di strage. Quando al contrario Giustiniano può senza rimordimento aver ricorso alle armi per rivendicare provincie di antico diritto spettanti al suo imperio. Teodato persuaso dalle costui ragioni promise di rinunziare all’imperatore il regno, e sacramentò in uno colla moglie che terrebbe la data parola. Richiese tuttavia nel tempo medesimo dall’ambasciadore il giuramento, ch’e’ metterebbe in campo la proposta cessione del regno sol quando vedesse rigettate le prime convenzioni. Datogli quindi a compagno Rustico (romano sacerdote ed intrinsichissimo del re) acciocchè in Bizanzio operassero concordemente in suo favore, consegnò un foglio ad entrambi.

III. Pietro e Rustico terminato il viaggio loro esposero, fedeli ai voleri di Teodato, i primi accordi all’imperatore, ma udendolo non contento di essi presentangli la scritta posteriormente ricevuta, che alla lettera qui riportiamo. «Non è cosa nuova per me il regno, nato essendo nella reggia del fratello di mia madre, e cresciuto come si conveniva allo splendore della mia prosapia, se non per nulla fummi l’esperienza maestra dell'arte della guerra e delle costei trambuste, conciossiachè addivenuto sin dalla fanciullezza amantissimo delle lettere, e datovi opera indefessamente, sono giunto a questa mia età ben lontano dall’importuno strepito di Marte; sembrami pertanto strano il dover ora imprendere, sedotto dalla sola cupidigia del regnare, la perigliosissima carriera delle armi, potendo,