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Pagina:Opere matematiche (Cremona) I.djvu/118

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104 intorno alle coniche inscritte in una stessa superficie sviluppabile ecc.

(5) (6). I piani delle parabole sono rappresentati dalle:

h + 2α(3h — 4α2) + (3h — 4α2)2 = (α ± β√3)3


epperò sono paralleli al piano (5) dell’iperbole locale: proprietà che ho già fatto notare altrove1. Inoltre è facile vedere che il piano (5) è equidistante dai due piani delle parabole; dunque:

Quando lo spigolo di regresso d’una superficie sviluppabile del quart’ordine ha tre assintoti reali, essa non ha piani tangenti paralleli, epperò nessuna parabola è inscritta nella medesima. Ma se v’ha un solo assintoto reale, v’hanno pure due piani tangenti paralleli, i quali tagliano la superficie secondo due parabole. Il piano dell’iperbole locale è parallelo a questi due piani tangenti paralleli e da essi equidistante; ed inoltre i diametri delle parabole sono paralleli agli assintoti della locale.

Se nel primo membro della (5) si pongono per x, y, z i valori (1) si ha il risultato :

(θ — α)((θ — α)2 ± 9β2)


dunque il piano della locale incontra sempre la cubica nel punto reale che corrisponde a θ = α; in nessun altro punto se la cubica ha un solo assintoto reale; nel caso di tre assintoti reali ancora in altri due punti reali:

θ = α + 3β,     θ = α — 3β.

Ciò risulta anche da un teorema ricordato di sopra. Osservato poi che si ha:

Δ = (θ — α — β√3)(θ — α + β√3)


si conchiude facilmente che, siccome in ogni piano osculatore della cubica esiste una conica inscritta nella sviluppabile, così:

Se la cubica gobba ha un solo assintoto reale, corrispondono ellissi a tutti i punti di essa compresi fra i due piani osculatori paralleli; iperboli a tutt’i punti rimanenti.

Altrove ho denominate fuoco2 di un piano il punto, sempre reale, ove concorrono i piani osculatori della cubica nelle intersezioni di essa col piano. Ora è facile vedere che il fuoco del piano (5) e il centro della conica locale (5) (6) coincidono in uno stesso


  1. Annali, gennaio-febbraio 1859.
  2. Per questa denominazione ho seguito l’esempio dell’illustre Chasles; veggansi i Comptes rendus del 1843. In questa teoria de’ fuochi sembra importante da considerarsi la retta che contiene i fuochi de’ piani paralleli a quello della conica locale.