ansberga.
O Donna
Del ciel, soccorri a questa afflitta!
prima suora.
Oh! vedi:
Torna la pace su quel volto; il core
Sotto la man più non trabalza.
ansberga.
O suora!
Ermengarda! Ermengarda!
ermengarda.
(riavendosi)
Oh! Chi mi chiama?
ansberga.
Guardami; io sono Ansberga: a te d’intorno
Stan le donzelle tue, le suore pie,
Che per la pace tua pregano.
ermengarda.
Il cielo
Vi benedica. - Ah! sì: questi son volti
Di pace e d’amistà. - Da un tristo sogno
Io mi risveglio.
ansberga.
Misera! travaglio
Più che ristoro ti recò sì torba
Quiete.
ermengarda.
È ver: tutta la lena è spenta.
Reggimi, o cara; e voi, cortesi, al fido
Mio letticciol traetemi: l’estrema
Fatica è questa che vi do; ma tutte
Son contate lassù. - Moriamo in pace.
Parlatemi di Dio: sento ch’Ei giunge.