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Celsitudini Vostre. E sopra tutto, bramando l’animo mio in ogni atto giustizia mi sia ministra, virtù suprema e comprensiva di tutte le altre. Certamente io cognosco, Illustri Signori miei, a tanta amministrazione lo ingegno, arte ed esercizio mio non bastanti; ma sperando la divina bontà riguarderà alla pura e sincera fede ed affezione mia di servire a questa inclita e famosissima Città; porgendone la grazia sua, ed avendo appresso per esemplo e specchio le vestigie del vostro giustissimo e onesto governo, mi confido, se non in tutto, in parte supplire allo obbligo mio. Alla qual cosa largamente con ogni mia forza, ingegno, diligenzia, cura e studio mi offro seguitare, ed ogni vostra legge e ordine e statuto, giuro e prometto osservare ottimamente a laude della Maiestà divina, delle Vostre Eceellenze e di questo florentissimo Popolo.
