Pagina:Ordini, e Consuetudini, che si osservano nell'Offitio del Vicariato della Valpolicella, 1731.djvu/53

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Vicariato, debbano vestir li Ufficiali dell'Ufficio di panno à Livrea.

2. E' consuetudine, che il Signor Vicario non renda ragione nell'Ufficio al suo Tribunale, se non un'hora avanti di nona.

3. E' consuetudine, che il Signor Vicario sia tenuto dar un Disnar nel fine del suo Reggimento il giorno secondo di Febraro al Consiglio dei Disdotto, alli Nodari, al Sindico, & all'Essattor della Valle, e facia il simile il giorno della sua Presentanza al Sindico, e sei Consiglieri.

4. E' consuetudine, che li Nodari debbano trovarsi presenti nell'Ufficio nelli giorni giuridici doppo l'hora di terza, prima che il Signor Vicario incomincii à render ragione.

5. E' consuetudine, che li Nodari possino da sestessi far tutte le Commissioni, che occorrerranno nell'Ufficio senza licenza del Signor Vicario, ma però il suo mandato.

6. E' consuetudine, che il Sindico, l'Essattor, e li Ufficiali nel principio del suo Ufficio per tutto il mese di Genaro debbano dar una buona, & idonea Sicurtà di far, & esercitar bene, e fedelmente li suoi Ufficii.

7. E' consuetudine, che ogn'anno sia dal Vicario nel principio del suo Reggimento, e dal Consiglio di Disdotto distribuita, & assignata à ciascun Ufficilae la sua quattra parte dei Communi della Valle per esercitar il loro Ufficio.

8. E' consuetudine, che tutto quello, che farà