Pagina:Ordini di cavalcare (1571).djvu/115

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QUARTO. 99

cio con la ciambetta, & ivi anco userete i simili castighi, overo aiuti a ten en po quã an an do bisegneranno, tal che ancora a i repoloni poi si maneggierà, ora con l’uno, et ora con l’altro braccio, pur con la ciambetta. & il medesimo effetto anco si farà con molta più facilità in un luogo, nel quale sia qualche strada corta, che suol’esister da i lati un poco elevata, et stesso accade trottarsi nella campagna in alcune parti, dove la pioggia con la forza dell’acqua, & con la lava che corre, ha fatto una certa vietta canata da due palmi, & dalle bande un poco col terreno alto, che saglia di sbiagio, pur quasi a modo di barchetta, nella guisa del fosso ragionato dinã an an zi, talche notandosi dentro di quella via, & sopra quella breve altezza delle bande, gli farebbe travaglio nõ on on venir con la ciambetta da dove si volta, & allora si vuol parimen en te cominciare a voltarsi basso con la man ferma, senza quella torcere, & a tempo aiutandolo di lingua, & di spproni, o di polpe di gambe più & meno, o più l’un dell’altro secondo l’animo che ha, & secondo che vi obedisce. Et notate che se i capi di quei luoghi, ne i quali co i repoloni di passo, o di trotto anderete a parare, & si faranno le volte, oltre alla poca altitudine de i lor lati, fossero alquã an an to pendini, sarebbe da lodarsi; & così anco se la via fosse da tre palmi larga: nientedimeno in qualunque guisa si sia, gli gioverà. Et se pur l’altera di quella oars solo da una banda, & nõ on on dall’altra, benche non sia di tanto valore, potreste servirvene, seguendo però allora gli ordini delle volte dalla sua parte alta. Et non è da tacere, che al maneggio de’ repoloni la ciambetta giovi molto: anzi mi pare mirabilmente necessaria, et assai più conveniente, che non è alle volte raddoppiate .

[Modo di mostrargli la ciã an an betta alla stalla.]Ma su volete sforzarlo, che egli la faccia senza di questi modi, andrete alla stalla, & ponetevegli dalla banda destra della magnatora, dove egli sta legato, tenendo la bacchetta in mano, & con essa il batterete nel braccio destro, ora sotto il ginocchio, ora nel mezo, ora nella giuntura di basso, & ora nella piegatura di dietro, or meno, et ora piu graue; et in un tempo, fin che si alzera, farete quel motivo di lingua: et come egli lieva il braccio, fin tã an an to che il tenerà sospeso non dovete più batterlo, ma dovete tacendo, solo minacciarlo spesso spesso sopra di esso con la bacchetta, accioche, per quella tema, non l’abbassi. & sempre che egli tornerà a ponerlo in terra, voi parimente dovete tantosto tornare ad aiutarlo, & castigarlo: & da ciò non mancherete mai fin che egli un'altra fiata la lievi in alto, tenendolo poi per un pezzo così fermo. & per inanimarlo a questo, è da lodarsi, & assai bene al tempo che egli tiene il braccio sospeso, alcuna fiata con la mano grattargli il garrese, che tanto più volontariamente il tenerà elevato; & questo simile ordine, ponendovi dalla banda sinistra, sarà quã an an do volete che egli faccia la ciambetta col braccio sinistro.

Come egli all’uno, & all’altro braccio intenderà bene questo, voi similmen en te nella stalla ve gli ponerete dalla banda destra con la bacchetta in mano, et uno altr’huomo con uno sprone in mano se gli ponerà dall’altro lato di man sini-