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organizzazione della produzione |
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Si noti altresì che molte volte un attore od un'attrice che danno ottimi risultati nella presa diretta non hanno nessuna pratica di doppiato, e quindi vengono a trovarsi davanti al microfono nella sala di sincronizzazione con la scena che si svolge sulla tela ed il testo che debbono ripetere sul leggio, non sapendo dove mettere le mani e combinano
un disastro ancora più grande della mal riuscita scena in presa diretta.
Qui mi si permetta una breve parentesi in tema di doppiato di film italiani. Purtroppo, uno dei più gravi difetti dei nostri film è la mancanza di attori che, per chiamarsi veramente tali, debbono essere non solo fotogenici, ma anche fonogenici: non basta per un'attrice avere un bel musino, bisogna che abbia anche una buona voce e bisogna che questa sia educata. Per un attore non è sufficiente che egli sappia portare bene il frack o sia un buon sportivo: occorre che egli sappia anche esprimere con le parole i sentimenti che deve interpretare nella scena e che queste parole siano misurate ed abbiano il colorito giusto. Purtroppo, molti di coloro che si spacciano per attori od attrici non hanno la benchè minima idea di quello che sia l'arte della recitazione e, ciò che è ancor peggio, non vogliono nemmeno impararla; credono che il cinema sia un
divertimento, un mezzo per guadagnare facilmente degli onorari favolosi o per raggiungere altri scopi: l'improvvisata diva, forse per trovare un ricco ammiratore; il bel giovane attore per rompere molti cuori femminili!
Anche fare l'attore è una «fatica» a cui bisogna dedicarsi con passione, con abnegazione e soprattutto con molto studio e molti sacrifici: solo così si potrà divenire attori completi ed evitare la vergogna (questa è per me l'unica parola adeguata) di vedersi in fotografia sulla tela, ma udir uscire dall'altoparlante, invece della propria, la voce di
un collega.
Il doppiato di un attore in un film italiano dovrebbe, secondo me, essere ammesso solo nel caso in cui, per scopi artistici e commerciali, si affidi l'interpretazione di un ruolo ad un attore straniero che non sia padrone della nostra lingua.
Ritornando ora al nostro argomento, esaurito a grandi linee, dei diritti del fonico, vorrei in poche parole anche dire dei suoi doveri: per fare il fonico non basta essere un buon elettrotecnico, un perfetto ingegnere, sapere cioè in caso di guasto, cosa si debba fare per eliminarlo ed essere tranquilli che la parte meccanica dell'apparecchio sonoro funzioni senza incidenti. Il fonico deve essere dotato di un buon orecchio
musicale (con questo non intendo dire che egli debba essere un musi-