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Pagina:Organizzazione della produzione.pdf/32

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organizzazione della produzione

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lanza ed i provvedimenti che esistono in proposito, si introducano in questo campo che ha degli scopi degni d'arte, d'industria e di commercio, delle vedute etiche, che sono fra i più forti strumenti di propaganda sociale; poichè ciò torna a tutto danno di coloro che si dedicano al cinematografo con l'apposita preparazione e con la necessaria esperienza.
È indispensabile che i prestatori d'opera cinematografici siano dotati di serietà, onestà, competenza indiscutibili sotto ogni punto di vista; la loro attività deve essere disciplinata opportunamente, riconoscendone tutta l'importanza e la responsabilità agli effetti della buona riuscita dei film.
In nessun'altra industria si spendono con tanta facilità milioni come nel fare il cinematografo, quasi nessun'altra industria dà lavoro a tanti e tanto svariati rami del commercio come il cinematografo; ma altrettanto nessun'altra industria consente a tanti elementi incompetenti, o peggio ancora, disonesti, di entrarvi e di lavorare, più o meno sott'acqua, mettendo in azione tutte le loro qualità negative e rovinose. Bisogna che questi fuorilegge capiscano una buona volta che per fare del cinematografo ci vogliono serietà ed onestà, e bisogna che tutti quelli che lo fanno effettivamente considerandolo alla pari di ogni altra industria la più seria e la più positiva, insorgano ed oppongano una netta resistenza a questi cavalieri d'industria in caccia della combinazione dalla quale potranno trarre profitto per uno o due mesi, o, se la combinazione fallisce fin da principio, per una o due settimane, e se essa non arriva a maturazione, ricavarne almeno una colazione od un pranzo.
E quando parlo di onestà cinematografica, non alludo unicamente al senso esplicito della parola onestà, vi alludo anche in un senso metaforico, significando con ciò, e non mi stancherò di ripeterlo, che per fare del cinematografo, bisogna saperlo fare, bisogna averlo imparato.
Ogni collaboratore deve essere cosciente delle responsabilità che egli ha di fronte al produttore, al suo datore di lavoro. I denari che egli direttamente o indirettamente maneggia se vanno perduti non sono perduti solamente per il capitalista più o meno credulone, ma sono perduti anche per l'industria in generale, sono perduti per ogni singolo prestatore d'opera.
A che vale guadagnare uno stipendio più o meno elevato per un paio di mesi (non parlo dei guadagni più o meno illeciti di altra natura), se dopo questo periodo il capitalista che aveva intenzione di iniziare una produzione continuata e seria, stomacato dai risultati del primo film si