Vai al contenuto

Pagina:Organizzazione della produzione.pdf/35

Da Wikisource.
80

nino ottavi

79

Quante volte alla sera, andando in proiezione per passare il lavoro della giornata precedente, il direttore di produzione dovrà sentirsi scatenare la bufera delle lagnanze: la scena tale non sarà riuscita fotograficamente, quell'altra sarà rovinata acusticamente, in un'altra forse l'ambiente non darà gli effetti voluti perchè l'architetto non aveva saputo realizzare la costruzione. E qui il direttore di produzione dovrà, col dovuto tatto, far capire all'uno ed all'altro che la scena tale potrà forse essere utilizzata, che quell'altra accorciata o sostituita con un primo piano o in un diverso montaggio potrà andare. O ancora egli deciderà, d'accordo col regista, che l'una o l'altra scena dovrà essere veramente rifatta, senza però urtare la suscettibilità degli altri realizzatori, di parer contrario, ed evitando che si protraggano rancori e malumori.
Il direttore di produzione non deve esistere soltanto per criticare e distribuire rimproveri; non deve essere soltanto presente per evitare uno sperpero nell'impiego dei capitali: egli deve essere oltre a ciò un buon diplomatico, che dovrà servire di collegamento fra i singoli fattori della produzione e sorvegliare che esista e permanga dal principio alla fine della lavorazione quel cordiale affiatamento necessario a fare che i singoli non si considerino nè come nemici, nè come concorrenti, bensì come buoni amici e colleghi in cui interesse comune è uno solo, e cioè quello di fare un buon film.
Quando infine dopo una serie più o meno lunga di giornate burrascose e liete, dopo sforzi e fatiche comuni, piccole e grandi lotte, si giunge a dare l'ultimo giro di manovella del film e si può gettare lo sguardo indietro e dire con animo tranquillo che tutto è andato a seconda del previsto, che il preventivo è stato rispettato, che si è fatto tutto ciò che era nelle proprie forze per creare un buon film, quanta soddisfazione per tutti i collaboratori!
Ma se per la maggior parte di questi il lavoro è finito ed essi si spargono ai quattro venti, chi per prendersi il meritato riposo, chi per dare inizio ad una nuova fatica, il film entra nella sua fase risolutiva: mentre il regista col suo montatore è occupato a dargli forma, il direttore di produzione, insieme coll'ispettore e col contabile di produzione, avrà ancora da espletare un rispettabile cumulo di lavoro: da un lato tutta la questione amministrativa liquidatoria, dall'altro quella della sincronizzazione e del doppiato.
A questo punto entra in attività completa il compositore musicale, il quale fin da principio ha seguito la realizzazione del film, intervenendo già alle prime sedute di regia ed aiutando il regista con con-