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stati scritturati, oltre che il regista, anche gli interpreti, il personale tecnico, ecc. Il direttore di produzione inesperto sarà ben felice di questo, giacchè il lavoro di maggior responsabilità è compiuto. Vedrà poi davanti a quali difficoltà ed a quali problemi che egli non ha potuto prevedere e che il produttore non avrà avuto la possibilità di segnalargli, verrà a trovarsi. Se invece sarà un direttore di produzione che conosce un poco il suo mestiere ed ha una coscienza, metterà subito le mani avanti e si scaricherà di ogni e qualsiasi responsabilità per ciò che è già stato fatto e che in novanta casi su cento è malfatto e sarà deleterio per l'avvenire, giacchè sarà stato frutto di una improvvisazione.
Ora, siccome il direttore di produzione deve saper assumere la piena ed assoluta responsabilità del suo operato e del buon andamento della lavorazione del film, egli dovrà essere messo in condizioni, fin dall'inizio, di studiare il soggetto che si vuol realizzare e aprire alla circolazione le due strade parallele che portino a buon fine l'impresa, e cioè quella artistica e quella finanziaria.
La via artistica si aprirà con la scelta dello o degli sceneggiatori e del
regista, ai quali si affiderà la elaborazione del soggetto.
Bisogna qui precisare che non è detto che uno sceneggiatore che gode sulla piazza di un nome, che si è creato con la sceneggiatura diciamo di soggetti comici, sia adatto anche a sceneggiare un dramma giallo od un film storico; ed altrettanto va detto a proposito del regista. Non voglio escludere che un buon produttore sia capace da solo di fare questa cernita, ma è molto più facile al produttore che al direttore di produzione di essere portato su di una falsa strada. Molte volte il produttore, anche il più esperto, che ha seguito i successi di altri film, si lascia abbagliare ed affida la sceneggiatura e la regia a persone che forse avranno dei grandi meriti, ma per un genere diverso; non parliamo del produttore novellino che, non conoscendo l'A B C della produzione, si lascia abbagliare dai racconti mirabolanti di X, Y e Z e si affida alle mani di un così detto sceneggiatore o regista che, o non ha mai realizzato nulla o non ha che dei fiaschi al suo attivo, e che spera di aver trovato il credulone che gli occorre per tirare avanti la barca per un paio di mesi.
Ed ecco la prima funzione del direttore di produzione: vagliare e consigliare il suo produttore sugli elementi più adatti alla fatica di sceneggiare e mettere in scena il suo film.
Nel mentre si inizia questa strada artistica, dovrà essere aperta contemporaneamente quella che chiameremo finanziaria, e cioè lo svisceramento dell'idea grezza (non ancora sceneggiata) per stabilire e compi-