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organizzazione della produzione |
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od in costume); scelta dei vestiti per le attrici scritturate (se si tratta di
film moderno) e man mano la discussione ed approvazione di massima dei bozzetti, dei trucchi, della scelta dei posti in cui si gireranno gli esterni, della composizione eventuale di uno stato maggiore di produzione, ecc., ecc.
Riassumendo le tre prime fasi di quella che abbiamo chiamata
preorganizzazione e della quale deve far parte integrante il direttore di
produzione, si possono denominare come appresso:
1) elaborazione della sceneggiatura;
2) elaborazione di un primo preventivo preorganizzativo;
3) scelta dei collaboratori, dei mezzi e delle località per la realizzazione.
Quando queste tre fasi saranno esaurite, si potrà addivenire alla organizzazione fattiva della realizzazione.
Quando il direttore di produzione avrà nelle mani il primo copione o, per meglio dire, la prima sceneggiatura come gli è stata consegnata dagli sceneggiatori, potrà dare inizio alla vera e propria organizzazione della produzione.
Dopo aver discusso e sviscerato il copione insieme col regista e col produttore, stabilendo quali punti dovranno subire delle eventuali ulteriori modifiche, egli dovrà compilare un piano finanziario con la distribuzione delle somme messe a disposizione nelle singole voci di quello che si potrà chiamare il primo preventivo particolareggiato della lavorazione.
Qui entriamo in un campo di un'importanza massima, direi quasi capitale, per il buon risultato dell'impresa. È qui che si dimostrerà il valore professionale del direttore di produzione: nella distribuzione esatta e con cognizione di causa delle somme affidategli.
Come ho già detto, il primo preventivo della preorganizzazione comporta 15 voci principali, le quali, a loro volta, dovranno essere sviscerate e divise in sottocapitoli, che possono arrivare, secondo i film, fino ad un numero di 120-130. E qui è mansione del direttore di produzione abile dettagliare con esattezza questi sottocapitoli senza dimenticarne alcuno, per non trovarsi poi, durante la lavorazione, di fronte ad incognite che, o non sa come risolvere, o per le quali deve attingere al capitolo degli imprevisti, che per buona regola invece non dovrebbe venire intaccato se non per casi di forza maggiore e veramente imprevedibili in partenza.