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incapace di distruggere ciò che gli nuoce. Se ho consentito ad accompagnarvi qui, caro principe, speravo che non vi ci fermereste troppo a lungo: m’accorgo ora che avrei torto di togliervi alla felicità di questa solitudine.

— Perchè non riposereste qui voi stesso qualche tempo? La vostra grande opera non ne soffrirà; siete ancora nell’età, che permette le vacanze.

— Potrei chiedervi, signore, domandò Tatiana con voce aggressiva, quale è l’opera, cui vi siete votato?

— Perchè ve lo direi, principessa? A voi sembrerebbe assurda poichè l’amore non vi entra.

— Sareste per caso un nichilista? Oggi, aggiunse sorridendo, si trovano anche nella migliore società.

— Infatti, anche lo czarevich è sospettato di nichilismo: ma voi, principessa, rassicuratevi, io non credo abbastanza alla rettorica per essere un nichilista.

— Credete rettorica una setta, che ha ucciso uno czar?

— Forse appunto per questo. Alessandro II era così bello, che tutte le signore lo venerano oggi come un martire. Infatti lo è stato. La sua morte fu inutile anche a coloro che la vollero; credevano di uccidere un tiranno, e non ammazzarono che l’amante della principessa Dolgorouki.

— Voi sembrate scherzare su quell’orribile delitto.