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— Ma, non avevo altri....

— Non lo amate?

Ella rispose cogli occhi.

— Il principe vi adora: forse non sarà il solo.

Tatiana alzò la testa; il suo viso divenne nobilmente imperioso.

— Vi ha egli detto che sono stata l’amante dello Czar?

— E se lo avessi indovinato?

— Vi sareste ingannato; a voi posso dirlo, a lui no.

Loris si sentì vinto da capo.

— Come mi avete ridotta, non posso più amare: ecco perchè volevo dirvi che ero innocente. Voi siete l’unico uomo, che abbia il dovere di saperlo; tutti gli altri sono così lontani dalla mia vita, che non li incontrerò mai. Il principe crede di amarmi, sa il mio segreto, perchè ho dovuto dirglielo per la mia dignità, e non ha capito nulla. Il suo amore sarebbe l’ultima degradazione; egli pure è infelice.

Loris, colla fronte aggrottata, rivedeva in quel momento Topine, il solo, che in quella tragedia avesse avuto un istante di felicità bestiale, e si pentiva di non averlo ucciso. Se quell’uomo ricomparisse per caso agli occhi di Tatiana, ella malata ne morrebbe forse di orrore. Una immensa pietà gli strinse il cuore. Quindi con un gesto rapido e disperato si portò le mani alla fronte. Tatiana si appressò ancora, toccava nuovamente