Diceua Cardo son bestiale e horrendo
s’alcun di uoi a cor, lena, e polmone,
armisi e uenga a trovarmi chintendo
sostentargli che glie piu che poltrone
Paladin mie non migha sorridendo
disse farneticando el Re Carlone
nipote mio io mi ti raccomando
armati presto, & uà combatti Orlando.
Rispose allora il coragioso Conte
lasciami andar prima a far un seruigio
poi m’armero, e manum propre e sponte
mando colui che braua al fiume stigio
Carlo chel uede sbiancheggiato in fronte
e dun color che par fra il nero e il bigio
disse alla uostra grazia o sir d’Anglante
hor ua tu Astolfo a trouar l’Amostante
Rispose il milites glorioso Astolfo
sacra Corona e mi duol si la testa
c’ho perso il lume e paio un huom di zolfo
e non potrei tener la lancia in resta
tamen per Carlo i noterei nel golfo
del marum magno, e con quella tempesta
ch’un bulo sol brauar arme arme grida
e totum mundem minacciando sfida.