Pagina:Osio - La spedizione inglese in Abissinia, Firenze, Civelli, 1869.pdf/17

Da Wikisource.

pola d’alberi non appena comincia la parte collinosa: superata una prima ondulazione di terreno si veggono alcune poche tende piantate allo sbocco di una valle. Quelle tende sono l’accampamento di Komelu e la valle è quella appunto nella quale è praticata la strada che conduce a Senafe: la sua direzione, come appare distintamente dalle creste dei suoi versanti è press’a poco parallela a quella della valle dell’Haddas, e il torrente che vi scorre porta diversi nomi secondo le diverse parti della valle: Reraguddi alla testa, Nana Guddi e Undell nella parte media, Komelu allo sbocco; questo stesso torrente, subito dopo il suo sbocco dalla valle si divide in due rami: uno d’essi continua nella direzione seguita sino allora e va ad unirsi all’Haddas, l’altro torce a destra per gettarsi direttamente nella pianura e quindi nel mare.

Giungiamo a Komelu verso mezzogiorno dopo quattro ore di cammino, e siamo ricevuti dal generale Wilby comandante il campo.

Questa prima marcia è stata fatale per i nostri domestici; uno è rimasto per istrada, uno è stato preso da un colpo di sole, uno è scomparso, un altro si getta a terra appena giunto e protesta di non poter far nulla. Eccoci costretti a scaricare noi stessi i bagagli, a condurre gli animali a bere, ad assistere i nostri domestici!

23 gennaio. — Questa mattina gli ammalati di ieri hanno ritrovata la loro salute ed hanno ripreso coraggio: ci si presenta un arabo già mulattiere al servizio del governo e ci chiede di prenderlo con noi; noi lo accettiamo subito in sostituzione dello scomparso e facciamo procedere al caricamento del bagaglio. Di più per ovviare alla possibilità di rimanere affatto privi di aiuto, facciamo ricerca di tre indigeni; questa gente è molto amante della discussione, e il povero interprete incaricato di conchiudere l’affare deve perdere non meno di un’ora per venire ad un risultato. Si decide finalmente che i tre sciohos ci accom-