Pagina:Osio - La spedizione inglese in Abissinia, Firenze, Civelli, 1869.pdf/22

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200 abitanti. Il terreno all’intorno è quasi tutto coperto di verdura, ma gli alberi vi sono rarissimi.

27 gennaio. — Alle 11 ant. ci mettiamo in cammino col distaccamento per Guna-Guna. La strada è tutta quanta tracciata da due file di pietre ed è comodamente carreggiabile; il terreno che percorriamo può dirsi una successione di bacini sul genere di quello di Senafe: numerosi villaggi sono sparsi qua e là sulle sommità delle alture e ai piedi delle roccie; dopo tre ore circa di marcia si scende nella valle tracciata sulla carta col nome di Mai-Muna, e la strada lascia allora la direzione N. S. seguita sin là, per torcere a destra e rimontare la valle sin presso la testa; ivi, e precisamente ai piedi del villaggio di Guna-Guna, è stabilita la prima stazione delle truppe al di là di Senafe.

Il capitano Dickinson del reggimento Scinde Horse, comandante questa stazione, ci annuncia che il distaccamento col quale siamo arrivati dovrà fermarsi alcuni giorni. Il maggiore Briggs, colla maggior parte del reggimento, è partito oggi stesso per Fokada, seconda stazione dopo Senafe.

28 gennaio. — Ho approfittato della fermata per visitare una chiesa cristiana scavata nella roccia al disopra del villaggio di Guna-Guna.

La strada per giungervi è tutt’altro che facile, e non avrei certamente potuto trovarla, senza l’aiuto di un indigeno, che credo appunto il ministro o per lo meno il custode del tempio. Costui mi fece fermare un centinaio di passi prima di giungere alla chiesa, e mostrandomi una fonte d’acqua mi fece segno che, se volevo essere ammesso a pregare, dovevo prima lavarmi colà le mani e la faccia. Compiuta quest’operazione ci avanzammo verso la chiesa; consiste questa in una lunga grotta scavata nel fianco della montagna e divisa in quattro parti: nelle prime due, che devono essere come l’atrio del tempio, si trova un rozzo leggio formato da un tronco d’albero a tre ra-