Pagina:Osio - La spedizione inglese in Abissinia, Firenze, Civelli, 1869.pdf/25

Da Wikisource.


3 febbraio. — Oggi finalmente alle 11 ant. lasciamo Guna-Guna, dove abbiamo avuto un sì lungo soggiorno.

Superato il versante meridionale della valle di Mai-Muna, si giunge su di un altipiano roccioso, da dove si offre alla vista il più splendido panorama che possa immaginarsi. Dall’immensa pianura, che si stende all’orizzonte solcata qua e là da valli profonde, e interrotta di quando in quando da monti isolati dalle forme più bizzarre, si innalza verso sud-ovest un lontano gruppo di monti altissimi frastagliati a punte; verso occidente una catena di monti dalla cresta quasi orizzontale, e ad oriente le alture che coronano il ciglio dell’altipiano.

Il tratto che percorriamo può dirsi la linea di displuvio che separa le acque del Mar Rosso da quelle del fiume Mareb; largo e spazioso in alcuni punti, si restringe in alcuni altri, sino a non formar più che una striscia limitata da una parte e dall’altra da profondi burroni; il terreno, roccioso per lo più e appena coperto da cespugli, offre talvolta alla vista larghi strati di vegetazione e campi immensi solcati dall’aratro.

La strada militare, quasi carreggiabile nel tratto da Guna-Guna fin sull’altipiano, si perde ivi giunta, in un sentiero battuto dagli indigeni; costeggia per lo più il ciglio orientale dell’altipiano e conduce dopo cinque ore di marcia a Fokada.

6 febbraio. — Da Fokada la strada continua per un tratto lungo il ciglio orientale dell’altipiano, e scende poscia in un bacino le cui acque si versano nelle valli che conducono al Mar Rosso; anche questo bacino, come i precedenti, può dirsi una pianura leggermente ondulata, interrotta qua e là da piccoli gruppi di alture: alla sua estremità meridionale si trova Addi-Gherat capo-luogo della provincia di Agamee. — Un castello collocato su una piccola elevazione di terreno, e assai consimile nella forma a quella di Vindicari e Pachino, lungo la costa orientale