Pagina:Osio - La spedizione inglese in Abissinia, Firenze, Civelli, 1869.pdf/54

Da Wikisource.

tesori nascosti, si erano sparpigliati un po’ dappertutto a verificarne l’esattezza.

Verso le sette di sera, tutto era finito, e le tende del 4° reggimento fanteria si rizzavano già sul pianoro di Magdalà.

Al piede della salita, e dentro la prima linea, furono trovati parecchi morti e feriti abissini: alle truppe inglesi questa vittoria così completa, così importante, non era costata che 10 feriti!

14 aprile. — Il giorno susseguente 14 fu passato a riconoscersi; novanta e più capi abissini, già prigionieri di re Teodoro in Magdalà, furono liberati: la regina, i servi del Re e tutte le famiglie dell’armata (20 mila persone circa che durante i combattimenti erano state accampate sull’altura di Salassie e nella piana di Islamghi) ricevettero ordine di ritornare ai loro paesi: fu stabilito entro Magdalà una commissione così detta del Prize Money, incaricata di raccogliere tutto il buono che vi si trovava per venderlo poi all’incanto agli ufficiali dell’armata e costituire così un fondo di premio per la bassa forza; il cadavere del Re, lasciato alle cure della regina e dei suoi servi, fu sepolto verso la sera di quel giorno nel corridojo interno della chiesa di Magdalà.

I cannoni di Teodoro erano in parte a Falla, in parte abbandonati sulla strada, e in parte sulla pianura d’Islamghi; gli affusti, pesanti e tagliati un po’ rozzamente, erano però di ottimo modello, e, quanto alle bocche a fuoco, eccone la nota favoritami dal segretario militare di S. E. il comandante in capo.

24 cannoni di bronzo di diversi calibri tra i 2 e i 7 pollici.

4 piccoli cannoni in ghisa di 2 pollici di calibro.

9 mortai di bronzo di diversi calibri tra i 3 e i 20 pollici.

Tutti i mortai erano stati fabbricati nel paese, e alcuni