Pagina:Osservazioni di Giovanni Lovrich.djvu/209

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Apparizioni notturne.

I Morlacchi sono visionarj a maggior segno. La ferita immaginazione, la prevenzione, ed il timore fanno loro comparire tutto ciò, che si fingono. De’ fantasmi essi veggono a migliaja, ed alle volte forse non colla sola immaginazione. Non si creda però, che io voglia dire de’ fantasmi veri. Il seguente racconto ci chiarirà, chi essi sieno. In una Villa, poco distante da Sign, morirono in termine di otto giorni Marito, e moglie senza eredi. Essi tenevano una casa a pigione. Il Padrone della casa dopo la loro morte mandò uno a custodire la casa stessa. Ma o caso strano! La prima notte, che andò ad abitarvi il custode colà fu assalito da due Spiriti, vestiti di bianco, e questi erano certamente i Consorti, poco anzi di vita privi, e se dobbiamo credere al custode, lo tenevano sì strettamente avvinto al letto, che dovrebb’essere cosa certa, che anche gli Spiriti toccano. Ma cosa mai volevano? Volevano, riferì il custode, che si celebrasse una quantità di messe per la sollecita liberazione di essi loro dal Purgatorio. Non furono adempiute le loro brame, e l’apparizione fu dal custode riputata un sogno. La notte seguente gli spiriti tornarono a visitarlo, e com’egli teneva un lumicino in camera glielo ammorzarono. Si sentì poscia un orribilissimo fracasso per tutta la casa, di catene, sassi, e tutto ciò, che può fare strepito maggiore, e dissero gli spiriti in tuono imperioso al custode, che se non farà eseguire le loro ricerche, eglino sapranno ben vendicarli. S’immagini un visionario qual costernazione à da recar questo complimento. Il custode non volle credere a se stes-