Pagina:Osservazioni di Giovanni Lovrich.djvu/26

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più innanzi, e per addattarmi alla paura de’ miei compagni, questo fu il limite della mia peregrinazione. Mi fu narrato da un vecchio del Villaggio

Jarebizca, che diversi amici sfacendati sull’albore del lungo giorno di State si misero in capo di vagar per tutte le parti della Caverna, e che appena verso sera escirono della stessa. Questi riferivano, mi assicurava esso, di aver passato il Fiume sotterraneo, come sopra una specie di Ponte, e che per istrada s’incontrarono in due grandissimi Laghi circolari, e pretendevano di essere arrivati infino al Fiume, o Torrente Kerçich, che trae la sua origine molte miglia sopra Kerka, con cui si unisce dopo la caduta di Topolie. 1 Da un famoso assassino di strada, che in qualche giornata critica si eleggeva per domicilio questa Caverna, mi fu ella descritta nel modo stesso, che io la vidi, e mi assicurò di aver passato anch’egli più volte il Fiume sotterraneo sopra un Ponte, e la sua relazione si uniformava a puntino con quella del buon vecchio di Jarebizca, ed aggiunse „chi avesse voglia di vagar ancora più, lo può liberamente, mentre non si arriva mai al fine.„ Le uniformi relazioni di due Compagnie, che vi sono state, e che una non sapeva quel, che avea veduto l’altra, dovrebbero renderci il fatto fuori di ogni dubbio certo; nullaostante però io non mi fo mallevado-

  1. Pretendono i Morlacchi, che il Torrente Kercich nasca dalla grande abbondanza di acqua, che non può tutta sgorgare per di sotto alla Caverna, per cui scorre Kerka, ch’è il Fiume Titius degli antichi. Il nome stesso Kercich, (se da lui si dovesse prender autorità) lo prova, quasi volesse dir Figlio del Fiume Kerka.