Pagina:Osservazioni di Giovanni Lovrich.djvu/43

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escir più acqua, che qualunque Fonte della Cettina, presa a parte, nè à bisogno di acque, che in lui si scarichino per andarsene con decoro, cui perde dopo un Abbondante mezzo miglio, unendosi cola Cettina. Sopra Rumin a Tramontana, intorno a due miglia di distanza, v’è una Caverna, che merita di essere veduta pel suo nobile, e magnifico ingresso. Io non la ò esaminata internamente che ala parte destra, (poichè vi sono due rami) nè vidi gran pregio ne’ lavori degli stillicidj. Si osserva però una infinità di Vasche, che cominciano a formarsi dalle acque, in cui si scorge il principio di una mirabile Maestria della Natura. Alla parte sinistra di questa Caverna non si può andare senz’ajuto di scala, o di corda. Il Fiume Rumin, oltre gli altri pesci, somministra un abondante numero di Tinche, che nullaostante l’annuo esterminio, che ne fanno gli abitanti, si conservano in sì gran copia, che se vi si porgesse il rimedio di non lasciarle pescar ne’ tempi delle loro congiunzioni matrimoniali, sarebbe sperabile, che le Tinche di Rumin, facendole seccare, unitamente a quelle delle altre acque, e specialmente della Cettina, potessero divenire un buon, ed utile capo di commercio, e sarebbono preferibili a certi disgustanti, e schifosi pesci, per cui tanto soldo negli altrui Stati annualmente si consuma. Si uniscano alle Tinche le Anguille, e varj altri generi di pesci de’ Laghi, e de’ Fiumi della Dalmazia, e si vedrà, che si avrà pochissimo bisogno de’ pesci forestieri, parlo de’ più cattivi. Non è però l’arte pescatoria sì male intesa fra i nostri Morlacchi, che i pescatori non sappiano pigliare de’ pesci in quantità. Il solo difetto è di non saper pescar a tempo. Il modo, con cui pescano le Tinche, è il seguente. Si formano molte canestre