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gli Slavi avessero dovuto convertire il nome di Vlà in servile (benchè significasse potente), non era di necessità cangiar il nome stesso, poichè ciò, che significava potente, l’uso, ed il comun consenso poteva convertir in servo.1 È presumibile, che se il Fortis avesse fatta questa piccola osservazione, avrebbe lasciato in pace il nostro Lucio. Ma gli uomini illuminati si accorgeranno, che il Fortis si à fidato troppo del suo poetico talento.
E passando dall’etimologia all’origine de’ Morlacchi, questa Nazione apparisce un misto delle antiche Nazioni Settentrionali, e dell’Oceano glaciale, che non avendo alcuna cosa, che le affezioni alla loro Patria, accostumate ad errare senza stabilimento fisso, portando seco tutto ciò, che possiedevano, incoraggiate dallo spirito del bottino, costrette per la gran moltitudine di gente, procreata dalla sana e robusta generazione, si univano di tratto in tratto, e andavano con violenza a procacciarsi l’alimento negli altrui Stati in quella guisa, che le Api vedendosi in gran numero, si separano, e le più giovani vanno in traccia delle nuove abitazioni. Questa è la ragione, ch’esaminando ben la Storia si vede, che in varj tempi furono rispintiFonte/commento: Pagina:Osservazioni di Giovanni Lovrich.djvu/269 da’ Romani, ora le incursioni de’ Geti, ora de’ Sarmati, ora de’ Daci, ora de’ Roxolani, ora de’ Quadi, ora de’ Marcomani, nomi tutti di-
- ↑ Questa è la ragione, che oggidì col nome di Morlacchi non si chiamano fra noi, che i contadini ed i pastori. Vi à chi vuole, che Vlà anche nella sua origine non volesse dir altro, che pastore, ma io non voglio rimontar a così alta antichità. Il vero, e primario significato della parola Vlà resterà forse sepolto per sempre sotto le rovine de’ Secoli.