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28 | I FONDAMENTI |
Il tratto PB, essendo perpendicolare alla corrente, non ne subisce l’effetto come se avesse la stessa velocità, quindi si considera solidale con l’etere rappresentato dal riferimento S’. Dalla figura risulta e , essendo a si ottiene:
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La trasformazione inversa si ottiene scambiando apici e segno della velocità:
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Mettiamo in evidenzia t’ sostituendo l’espressione di x’:
Nel 1904 Lorentz pubblica un articolo in cui definisce t’ col termine tempo locale. Il fatto è notevole perché prefigura una revisione del postulato di Newton che anticipa la concezione rivoluzionaria di Einstein.
Riassumendo le trasformazioni di Lorentz sono:
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Occorre tener presente che sono state ricavate dal seguente ragionamento:
“la velocità dell’etere si somma a quella della luce, ma l’effetto non si osserva perché è compensato dalla contrazione degli oggetti”.
Abbiamo una ipotesi non dimostrata (l’esistenza dell’etere) giustificata da una ipotesi non dimostrabile (la contrazione degli oggetti).