Pagina:Otello - La tempesta - Arminio e Dorotea, Maffei, 1869.djvu/256

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242 la tempesta.

Oh se nato alla forca egli non fosse,
Poveri noi!
                    (Escono tutti)
                       nostromo
                       (ritorno)
                     Giù l’albero di gabbia!...
Lesti!... più giù! più giù! Metti alla cappa
Con la maestra....
              (Grida lamentevoli fra le scene)
                                     Al diavolo le grida!
Stridono più del mar, più delle nostre
Manovre.

Ritornano antonio, sebastiano e gonzalo.

                             E qui di novo? a che venite?
Darvi il loco dovremmo e nell’abisso
Tutti quanti calar? ne avete il ruzzo?

                       sebastiano.
Va, che la peste il gorgozzul ti roda,
Sozzo bestemmiator, ringhioso cane,
Che non hai carità!

                       nostromo.
                                          Venite all’opra
Voi stessi dunque.

                       antonio.
                                 Che il boia ti strozzi,
Botolo, buono da latrar non d’altro.
Assai meno di te c’impaurisce,
Lingua infame, il naufragio.