Tre pollici soltanto, eterno io posso
Fargli quel sonno. E tu di questa vecchia
Incarnata prudenza al modo istesso
Ti potresti spacciar,
(addita Gonzalo)
perchè non possa
Biasmar, censore impronto, i fatti nostri.
Non prenderti degli altri alcun pensiero;
Ciò che a ber gli darem, pari al micino
Che lecca il latte, beveranno; e quando
Scocchi l’ora prefissa a qualche impresa,
Da loro il cenno ne verrà.
sebastiano.
L’esempio
Dammene, buon amico; e come al trono
Di Milan tu salisti, a quello io voglio
Di Napoli salir. Fuor la tua spada!
Un colpo solo liberar ti debbe
Dal tributo che paghi, e re ch’io sia
Tutto avrai l’amor mio.
antonio.
Le spade insieme
Leviam: tu sur Alonso, io su Gonzalo.
sebastiano.
Un motto ancor.
(Parlano sommessamente fra loro. Suono armonioso)
Previde il mio maestro,
Coll’arte che possiede, il gran periglio