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Pagina:Padoa - Che cos'è la matematica, 1912.djvu/5

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Nelle consuete classificazioni delle scienze, la Matematica vien posta fra la logica deduttiva e le scienze sperimentali; ma tale collocazione consente ancora qualche perplessità.

Ha la Matematica qualche carattere peculiare per cui essa debba starsene solitaria nel posto assegnatole? ovvero, più che fornire un mirabile esempio di applicazione della Logica deduttiva, non sarebbe di questa lo spontaneo ed immediato proseguimento? ovvero, proprio da essa, che porge così valido anzi indispensabile ausilio alle Scienze sperimentali, non incomincierebbe la lunga schiera di queste?

La prima tesi — per cui la Matematica viene pensata come un tutto per sè stante, senza negare per questo ed anzi riconoscendo le sue immediate attinenze con la Logica deduttiva e con le Scienze sperimentali — corrisponde alla tradizione ed all’opinione volgare. Questa tesi ha la sua consacrazione nei nostri ordinamenti scolastici ed è quindi la meno compromettente; è altresì la meno significante e perciò la più facilmente accetta.

La seconda — per cui la Matematica dovrebbe in certo modo aggregarsi alla Logica deduttiva — gode oggi qualche favore, sovratutto per l’opera di un matematico inglese, il Russell, e di un filosofo italiano, il Croce.

La terza tesi — per cui la Matematica va considerata quale Scienza sperimentale, al pari della Fisica e della Chimica — è quella che mi appresto a sostenere dinanzi a voi, per quanto ciò possa sembrare strano a chi conosca soltanto la veste aridamente simbolica di alcuni miei scritti.

Ma prima devo almeno accennare alle opinioni dei due pensatori, che molto probabilmente si ignorano a vicenda, e di cui ho avvicinato i nomi molto arditamente, poichè non potrebbero esserne più diverse la preparazione anteriore e l’indole intellettuale, nè più opposte le tendenze.

Il Russell, in un suo lavoro poderoso, scritto in parte con la collaborazione del Whitehead, dopo avere svolta e molto ampia-