Pagina:Panegirico a Trajano.djvu/38

Da Wikisource.

DI PLINIO A TRAJANO. 37

il non essere, nè mite, nè giusto, nè buono. Un popolo, che, in tal guisa pensando, non ha del tutto ancora sovvertite le idee del retto; e che legittima autorità quella sola egli stima, che data, e con limiti, da chi potè darla può togliersi; un tal popolo, parmi, merita ancor libertà. E tale, o Trajano, egli è pur questo popolo che tu colle leggi governi; ed a cui provvedere tu dei (se ti cale la sua gloria e salvezza) che altri mai, fuorchè le sacre leggi, governare d’ora innanzi nol possa. Dall’odio dell’autorità tua, e dall’amore immenso di te, che moderatamente la eserciti, puoi dunque vieppiù imparare a conoscere, ed apprezzare, e il popolo tuo, e te stesso. A principe maggior del suo impero non altrimenti da un libero cittadino si parla.

Mi è noto, e nol niego, che sì