Pagina:Panegirico a Trajano.djvu/53

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52 PANEGIRICO

bera rimaneva, e vincitrice indi a non molto tornava. Da questi crudeli imperatori di romani eserciti, da questi vili pacifici signori di satelliti e schiavi, Roma saccheggiata, arsa, profanata, avvilita, e distrutta, neppure col sangue si riscattava; ed oppressa, e vinta, e doma, ed annichilata rimaneasi. Contro ai veri esterni nemici, nella libertà, nella virtù che n’è figlia, nella disperazione stessa e necessità, si ritrovano armi e coraggio: ma contro agli oppressori domestici, che prima di opprimerci, corrotti necessariamente ed avviliti ci hanno, niun’arme si trova da opporre, se non lagrime, pazienza, e viltà. E se Roma finir pur dovesse, qual fine sarebbe il più degno di lei? coll’armi in mano, superati, ma non vinti, generosamente i suoi cittadini fra le proprie mura in difesa