Pagina:Panegirico a Trajano.djvu/9

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8 PANEGIRICO


Ma, alla splendida, difficile, e per l’addietro pericolosa impresa di liberamente parlare al principe, più ragionevole e santo incominciamento non potrei dare, che invocando favorevoli i Numi.

Tu dunque, o massimo Giove, che dal celeste tuo seggio per tanti e tanti anni degnasti col tuo benigno sguardo proteggere ed innalzare questa romana repubblica; tu, che in essa tante patrie virtù, tanto coraggio, tante sublimi anime, quasi raggi della tua divinità, con piena mano spandesti; tu, che poscia, pe’ vizj nostri alle virtù sottentrati, con noi lungamente sdegnato, in preda ci lasciasti meritamente ai Tiberj, ai Neroni, ai Domiziani; tu in somma, che ora impietosito dei continui, feroci ed orribili mali nostri, largo segno della tua risorta pietà cominciasti a mostrarne