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94 i processi

„ sta... all’arte magica dileguata „ (Venezia 1751) Appendice, capo IX, lavora di staffile contro il Bonelli, e rimproveratogli d’aver cambiato bandiera, lo tratta da prosuntuoso, villano, ignorante e matto. — Il Bonelli entrò di nuovo in lizza e pubblicò il “ Sentimento critico contro l’apologia del congresso notturno delle Lamie „ (Trento 1753). A questa scrittura nulla oppose il Tartarotti, sia che isdegnasse misurarsi con un avversario troppo a lui inferiore, sia che, sicuro del trionfo, non volesse stravincere. Ma tra i due la polemica aveva fatto mal sangue, ed in questo si dovrebbe trovare la prima radice della persecuzione fatta poi al Tartarotti , ai suoi libri, alla sua memoria, ed anima della quale, vorrei dire sicuramente, fu il p. Benedetto Bonelli. — L’occasione prossima di questa si rinviene in ciò, che avendo l’abb. Tartarotti nel suo libro “ Memorie antiche di Rovereto „ sottoposto a severo esame critico quanto era accettato generalmente in torno al b. Adalpreto, vescovo di Trento, (1156-1177) ucciso da Aldrighetto di Castelbarco, fu gridato all’anatema contro tale libro ed il suo autore, e mentre questi giaceva infermo per la malattia che lo trasse a morte (16 maggio 1761), quello fu bruciato per mano del boja sulla piazza maggiore di Trento. Nè mancato ai vivi il Tartarotti quietarono le ire, che anzi avendo alcnni parenti, amici ed ammiratori di lui fatto mettere alla sua memoria un monumento nella chiesa di S. Marco di Rovereto — senza averne prima ottenuto il permesso dal diocesano di Trento — questi scagliò l’interdetto contro la città sorella nostra, dal che venne poi un conflitto, che ebbe fine soltanto quando il governo della imperatrice Maria Teresa vi si mise di mezzo.1

Giunto quì al termine di questa memoria, che riuscì più lunga delle previsioni fatte quando vi posi mano, avanti accomiatarmi dal cortese lettore mi permetto dire ancora due parole. Io non voglio cavare veruna conclusione da quanto ho esposto


  1. Il doloroso episodio cui diede origine la poco misurata polemica fra il Tartarotti ed il Bonelli è narrato anche dal sig. Rapp (o. c. pag. 78 e segg.), e con molta eqnanimità; ma meriterebbe di venire studiato a parte ed entrando nei particolari ad illustrazione del “ furor letterato. „