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126 | Diario sentimentale |
Però come si sono già allungate le giornate!
Guardai nel viale. I due non c’erano più.
Il tramviere stette alquanto, ed infine manovrò per la partenza. Dalla piattaforma posteriore salutai San Michele in Bosco. Macchè! I due c’erano ancora. Avevano soltanto mutata posizione. Ora stavano seduti sul sedile di marmo di fronte alla porta cinquecentesca, sigillata, del tempio. Sopra di loro i marmi del colonnato perielio stendevano come un baldacchino. Biancofiore era come sul trono, e le stelle del cielo le si accendevano di fronte.
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Francia, Germania, ferrovia di Bagdad, Costantinopoli, ecc. Che ne sanno quei due? Eppure il problema della guerra, cioè della distruzione, è in rapporto coi problema della generazione.
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Generazione! A casa ho trovato un avviso di generazione.
Un biglietto di visita in bella litografia: Ottorino X*** e Maria Y*** Ottorino X*** e signora? Che vogliono da me? Niente vi è scritto. Un ricco, savio, egregio giovane, in verità, è questo Ottorino X*** Ma non ha già preso moglie l’anno scorso?