Pagina:Panzini - Diario sentimentale della guerra, 1923.djvu/334

Da Wikisource.

lido, su carta ricamata, con un fiorellino bianco nel mezzo; e, in cioccolatta più scura, scritto £• delweis .

I miei occhi vanno dal fiore candido alle grosse mani un pò 9 sùdicie del pasticciere. Vorrei protestare, ma temo che mi dica : «Mani di onesto lavoratore )>•

Però una pìccola protesta me la permetto: — Come? Edelweis in tedesco? Stella alpina, si dice!

— Già! Ma Ve minga facil accontentaj tacci

E pareva dire : «oltre alla diminuzione del commercio, *sto dall tira fuori anche la lingua toscana».

Edelweis! mi vengono in mente i versi in vernàcolo di un màcero poeta, giovane, barbuto, biondo, repubblicano, morto:

Edelweis!

Quand?Ve fresch. Vi come se *1 fudess pass t Quandi Ve pass Ve ammò bruti come s’vess freschi L'è stada ona trovala De dagh on nomm todesch.

Strano, come muoiono i poeti!

Povero Giulio Silva, come sarà ora la tua gran barba bionda!