Pagina:Panzini - Diario sentimentale della guerra, 1923.djvu/338

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se, ma che non si possono conservare. Crìtica l’attacco frontale di Cadorna. «Ma non lo dica. Non si può dire. Bellissime le sue circolari, cioè teoria :la perfetta guerra, il perfetto soldato, la perfetta azione è così e così. Ma la res, il fatto che modifica e abbatte tutte le teorie?»

Ripete spesso sorridendo una frase macabra: «Immersi sino alla cintola in una crema umana!» Con amarezza tragica dice: «Al fronte! L’on. A... l’on. B... Sono al fronte!» Sorride. «Voi leggete i giornali. Sono al fronte! Sono...» Pare impazzito. Si domanda se è venuto dall’altro mondo. Ha avuto quindici giorni di letargo. Stupisce guardando le rose che la mamma gli ha portato. Non può vedere, non può leggere i giornali.

***

Povero ing. X....! È preso dalla fissazione di non essere più che un nùmero. Non può più vedere il N. 44, appeso al suo letto dell’ospedale. La sua buona mamma gli scrive una lunga lettera dove lo persuade che lui non è un numero. Mi guarda: «Che ne dice lei?»

Io volevo dire: «Sua mamma ha ragione». Ma poi, non so come, dico: — Sì, noi non siamo che numeri.