Pagina:Panzini - Diario sentimentale della guerra, 1923.djvu/416

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che, «e non filate dritto, c’è la fucilazione nella schiena».

Ma poi, dopo la guerra, aveva veduto l’amnistia ai disertori, ed era rimasto sorpreso. Una seconda volta, mentre leggeva il suo «Corriere della Sera», avea imparato che i disertori erano stati proclamati, dia un autorevole personaggio, «eroici ribelli della guerra», e allora le sue ferite gli fecero molto male.

Una terza volta andando a spasso per la sua Torino, con le sue decorazioni su la tunica, era stato ingiuriato, circondato...

Basta, lasciàmola là...!

Tuttavia propose alle superiori autorità il dilemma: ((Se reagisco sono punito, se non reagisco sono un vile. Come devo comportarmi?»

Le superiori autorità non sapevano che cosa rispondere, quando da Roma venne la risposta: «Evitare di farsi vedere in pubblico in montura e decorazioni».

Ed ecco perchè il signor maggiore domandò la pensione invece di diventar generale. Depose spalline e spada entro una cassettina. Una lagrima! «Guerra contro l’Austria!» mormorò, crollando la sua grossa testa.