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48 Diario sentimentale


Missiroli mi legge, in confidenza, una lunghissima lettera di un famoso nazionalista. La ha ricevuta due ore fa da...

«Che fare? Marciare con la Germanio? dichiarare guerra all’Austria?» È un dramma di tragica incertezza, ma sincero!

Marciando con la Germania e con l’Austria, noi possiamo riprendere Nizza, Savoia, la Corsica. E, perchè no, Tunisi? Basta che mettiamo un trombetta e quattro bersaglieri al confine della Francia come domandava Bismarck a noi. Niente altro! Ma e Trieste? e Trento? E tutta la nostra tradizione liberale? E tutte le ragioni sentimentali? E tutto il nostro patrimonio spirituale? La lettera riferisce una frase di patriotti triestini. Dicono: «Noi abbiamo tanto sofferto per amore dell’Italia, che, se per il bene d’Italia è necessario, noi continueremo ancora nel nostro martirio».

***

Sono tornato a Bellaria, convinto che tutto è finito. Riposo un po’. È vespero. Sento di là la voce di Serra. Ci salutiamo; entra nella stanza; si siede su la poltrona. Gli espongo — così, un po’ convulso — i ragionamenti di Missiroli e del nazionalista di....

Serra ascolta senza dir nulla. Credevo che ri-