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tessina. Pareva di madreperla. Parlavano poi della luna. Che cosa dicessero non so bene, ma parlavano della luna. Disse la contessina guardando la luna: — Tutta questa terribile bellezza da sostener da sola!

— Ah, poteste, Ghiselda, sostenere voi la parte di Genoveffa! — disse Cioccolani.

Ma che facciano proprio sul serio? Perchè, dopo tutto, anche per i poeti viene il momento di farsi una posizione riconosciuta.

E perciò domandai:

— Lei, signor Cioccolani, intende anche nella vita di seguitare a fare il poeta?

Mi guardarono tutti e due come se il pazzo fossi io.

— E i suoi genitori sono contenti?

— Non parliamo di quella gente — disse la contessina. — Suo padre avrebbe la pretesa che andasse dietro alla trebbiatrice a contare i sacchi di grano. I genitori sono inutili quando non comprendono un figlio di genio.

Finalmente arrivarono gli occhioni bianchi del tram.