Pagina:Panzini - La cagna nera.djvu/59

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una famiglia del luogo. Fumare mezzo toscano, spiegare qualche sciarada, ragionare del caro dei viveri, dei loro figliuoli, del miglior modo di far capire agli scolari il latino che non volevano capire, e commentare i regolamenti formavano tutte le loro occupazioni.

Brava gente, insomma, modesta e senza pretese.

— Adesso anche voi vi accasate — mi dicevano —, trovate una che vi porti dei buoni ducati e vivete come principe.

Altre volte dicevano al direttore, ponendomi la mano su la spalla: — Questo giovanotto è pieno di zelo e farà carriera presto!

— Così io spero — rispondeva il direttore sorridendomi a fior di labbro —, così io spero, se l’avvenire non mente e se in alto sapranno, come non è dubbio, apprezzare il suo giusto merito.

V’era poi la moglie del direttore, cioè la signora direttrice, come la chiamavano in segreto con una certa punta di ironia perchè dicevano che era lei che faceva fare al marito tutto quello che voleva, e metteva il naso anche dove non le toccava: costei mi aveva preso a benvolere